Avvocato istruttore: Bonafede prevede che nel processo civile l’avvocato acquisirà le competenze del giudice istruttore
In altre parole, l’avvocato si sostituisce al giudice istruttore che, tuttavia, conserva i poteri di controllo successivi. Per rafforzare il ruolo dell’avvocato istruttore, la Riforma prevede anche sanzioni per chi dichiara il falso e l’incremento del compenso dell’avvocato nella misura de 30%.
- Cause di lavoro in negoziazione assistita
- Avvocato istruttore nella negoziazione assistita
- Il parere dell’Anm
Cause di lavoro in negoziazione assistita
La negoziazione assistita viene prevista anche per le cause di lavoro, senza tuttavia che venga qualificata come condizione di procedibilità.
La decisione di rinvigorire questo istituto, eliminandolo per la controversie derivanti dalla circolazione, nasce dal desiderio di dare alla negoziazione assistita un’applicazione più ampia. L’unico ambito in cui ha trovato applicazione è quello della separazione dei coniugi e dei divorzi, probabilmente perché figlia, in un certo senso, in forma ancora più alleggerita ed economica, della già nota separazione consensuale.
Avvocato istruttore, cosa prevede la Riforma del processo civile
Quindi l’Avvocato potrà raccogliere le prove, che ricalcano la prova per testi e l’interrogatorio formale così come sinora conosciuti, potranno poi essere utilizzate nel corso dell’eventuale giudizio.
Si tratta in sostanza di una sorta di “privatizzazione” dell’attività istruttoria che verrebbe svolta prima del giudizio vero e proprio.
In pratica, si prevede che l’avvocato possa svolgere l’attività istruttoria in sede stragiudiziale, sostituendosi al giudice istruttore. Quindi può acquisire prove ed elementi di prova, dichiarazioni, testimonianze e quant’altro.
Le prove raccolte potranno avere accesso al processo e saranno quindi valutate dal giudice di merito. All’avvocato che provvede alla fase istruttoria, la Riforma riconosce l’aumento del 30% del compenso previsto, a meno che il giudice non rilevi la superficialità o la mancanza di necessità dell’attività istruttoria espletata.
Il giudice avrà comunque il potere di controllare l’operato dell’avvocato e di ripetere le prove se lo ritiene necessario.
Secondo Bonafede, si riduce notevolmente la durata del processo, una delle finalità principali di tutta la riforma. Per lo stesso motivo, la Riforma esclude la negoziazione assistita nelle cause sulla circolazione stradale e la mediazione obbligatoria per le controversie sanitarie, finanziarie e bancarie, misure che si sono rivelate inutili.
Il parere dell’Anm
Secondo l’Associazione nazionale magistrati però la misura voluta dal Ministro Bonafede è tutt’altro che positiva: il rischio infatti è quello di creare un contrasto tra i criteri di selezione delle prove degli avvocati e quelli di giudizio in corso di causa.
Secondo l’ANM questo sistema depotenzia e priva di significato la negoziazione assistita, istituto nato e concepito per evitare il processo, ma rischia, contrariamente a quelli che sono gli obiettivi della riforma, di appesantire il procedimento, visto che al giudice viene chiesto di selezionare prove, adottate con criteri ben diversi da quelli che avrebbe adottato in qualità di soggetto terzo e imparziale.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.