Cosa fare se devi contestare una bolletta o hai problemi con il gestore del servizio?
Il reclamo non è stato accolto? come contestare la bolletta
Se non conosci la corretta procedura per avviare la contestazione nei confronti di un fornitore o gestore del servizio, leggi attentamente questo articolo, troverai tutte le informazioni utili per le tue necessità.
Se intendi avviare un procedimento di conciliazione obbligatoria prima dell’eventuale ricorso al giudice o se vuoi maggiori informazioni sugli strumenti di tutela dei consumatori in materia di energia elettrica, gas, sistema idrico, telefonia, internet e comunicazioni, puoi cliccare sull’immagine qui sotto:
Come fare per contestare una bolletta – di Servzio Elettrico Nazionale SPA, ACEA, ENI, Sorgenia, Edison, A2a, Telecom Italia, Tre, Vodafone, Wind e di ogni altro fornitore o gestore di servizi di distribuzione di acqua, luce, gas, telefonia, telecomunicazioni e servizi postali– anomala e con costi troppo elevati rispetto alla media degli importi fatturati negli ultimi due anni?
Come possiamo contestare una bolletta come contestare la bolletta
- del telefono,
- del gas,
- della luce elettrica,
- del gestore di internet,
- dell’acqua
- servizi postali
Come possiamo difenderci nel caso in cui abbiamo accettato senza accorgercene, una proposta commerciale da noi non voluta?
Come possiamo risolvere i problemi in caso di cambio del gestore, di doppia fatturazione, o di errata ricostruzione dei consumi in assenza di verifica metrica del contatore?
In tutti questi casi, è possibile far valere i propri diritti seguendo un iter ben preciso, che si adatta alla maggioranza delle controversie fra i consumatori e le società che forniscono i servizi.
La prima cosa da fare è chiedere dei chiarimenti, di persona o per telefono, agli uffici commerciali dell’azienda interessata.
Se le risposte ottenute non soddisfano, è necessario inviare al gestore un reclamo seguendo le modalità riportate nel contratto di fornitura.
Contestare una bolletta non dovuta è un diritto del consumatore, il quale può usufruire di diversi rimedi e tutele.
1. Perché e quando contestare una bolletta?
Le aziende che erogano servizi (elettricità, gas o servizi telefonici) potrebbero emettere una fattura non dovuta o che riporta delle voci di spesa non previste dal contratto iniziale.
La legge prevede una serie di rimedi che offrono una tutela al consumatore, consentendogli di proporre reclamo direttamente agli stessi enti erogatori; qualora tali contestazioni non dovessero produrre alcuna soluzione, l’utente ha la possibilità di rivolgersi ad un Organismo di Conciliazione accreditato dalle Autorità di Garanzia (ARERA –precedentemente denominata AEEGSI–, AGCOM) e solo dopo potrà rivolgersi al giudice.
Contestare una bolletta è un diritto del consumatore riconosciuto dalla legge e regolato dalla legge.
Molteplici contestazioni sono riferibili alle mancate o errate verifiche in occasione di cambio del gestore, in cui il consumatore può incorrere nel fenomeno della “doppia bolletta”. Tuttavia l’elenco dei possibili casi non è così esiguo, bensì è più numeroso; ad esempio:
- viene richiesto di pagare una bolletta già pagata? In questa ipotesi è possibile proporre reclamo allegando l’attestazione dell’avvenuto pagamento o inviare una copia della bolletta immediatamente successiva a quella contestata;
- vengono addebitati voci di spesa non previste? È possibile inviare una lettera di contestazione in cui si chiede la cancellazione del servizio non usato né richiesto. Se il gestore non si adegua si deve proporre ricorso al giudice di pace o all’Autorità Garante
- viene richiesto di pagare una somma maggiore rispetto a quella stabilita? Occorre presentare reclamo e se non si arriva ad una soluzione, ci dovremo rivolgere ad un Organismo di conciliazione. Solo in caso di fallimento della conciliazione si potrà proporre il ricorso al Giudice di Pace o in Tribunale.
Altre cause di contestazione frequenti possono riassumersi in:
- mancata o parziale fornitura; come contestare la bolletta
- interruzione/sospensione della fornitura; come contestare la bolletta
- insufficiente trasparenza contrattuale; come contestare la bolletta
- ritardo nella fornitura; come contestare la bolletta
- prodotto/servizio non richiesto; come contestare la bolletta
- spese/fatturazioni non giustificate; come contestare la bolletta
- consumi/traffico non riconosciuti; come contestare la bolletta
- mancata portabilità/migrazione; come contestare la bolletta
- costi per recesso dal contratto. come contestare la bolletta
2. Come contestare una bolletta?
In primo luogo è consigliabile seguire le modalità indicate nel contratto di fornitura e comunque è sempre bene contestare una bolletta rivolgendosi personalmente all’ufficio reclami dell’ente erogatore, al fine di risolvere eventuali disguidi e al fine di trovare una soluzione. In alternativa si potrà utilizzare il canale dell’assistenza telefonica che tutti i gestori dei servizi mettono a disposizione dei consumatori.
Qualora l’azienda fornitrice del servizio non si dimostrasse intenzionata a risolvere la controversia, o le giustificazioni fornite non fossero sufficienti a chiudere positivamente la questione, allora sarà possibile procedere secondo le seguenti modalità:
- pagare in ogni caso la fattura non dovuta e poi
- inviare una lettera di contestazione, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.
– Modulo reclami Servizio Elettrico Nazionale
– Modulo reclami Enel Energia Gas e Luce
– Lettera Reclami Poste Italiane
Riportiamo di seguito un esempio di lettera generica di contestazione, che potrà essere adattata secondo le esigenze del consumatore:
Contestazione bolletta elettricità/gas/acqua/telecomunicazioni
Mittente:
(Nome e indirizzo dell’utente)
codice utente: _____________
PDR/POD: ________________
Destinatario:
(Nome e indirizzo dell’azienda
fornitrice del servizio)
Raccomandata A.R.
Luogo e data: ____________________________
Oggetto: Contestazione bolletta n. …. relativa all’utenza n. … in … via … intestata a …
Con la presente intendo contestare la bolletta in oggetto, di euro ….., relativa al periodo …., in quanto il consumo fatturato, pari a …., è superiore rispetto a quello risultante dalla lettura del contatore, pari a ….
Vi invito pertanto a verificare quanto sopra riportato e conseguentemente a procedere all’emissione una nuova fattura (oppure alla restituzione della somma indebitamente pagata, qualora il pagamento sia già avvenuto a mezzo addebito sul conto corrente).
Allego copia della bolletta in contestazione.
Restando in attesa di un Vostro cortese e celere riscontro, porgo distinti saluti.
Firma: _______________________________
In questo documento è necessario inserire le proprie generalità, l’intestatario dell’utenza, l’indirizzo presso cui si verifica la fornitura del servizio, il codice cliente associato alla bolletta, l’eventuale codice PDR/POD, e naturalmente il reclamo.
A partire dall’avvenuta ricezione, l’ente erogatore ha per legge l’obbligo di rispondere entro 40 giorni.
La risposta dell’ente può essere di due tipologie:
- la vostra richiesta viene accolta e la somma richiesta indebitamente verrà riconsegnata mediante assegno postale o accrediti sulle bollette successive;
- la vostra richiesta viene respinta e di fatto la situazione non trova alcuna soluzione.
3. E se contestare la bolletta non fosse sufficiente?
Come si può contestare una bolletta se lo stesso ente non ha accolto o non ha risposto al reclamo proposto dal consumatore?
Le tutele previste dalla legge offrono la possibilità per il consumatore di rivolgersi ad un Organismo di Conciliazione accreditato. Negli ultimi anni il ricorso agli Organismi di Conciliazione si è intensificato notevolmente al fine di denunciare fattispecie quali: contratti non richiesti, offerte poco trasparenti, diritto di recesso non facile, modifiche delle condizioni.
Gli Organismi di conciliazione, non hanno potere sanzionatorio, né il potere di decidere la controversia. Il compito degli Organismi è di tentare di conciliare le parti prima ed evitare che la lite finisca davanti ad un giudice e che la contestazione sollevata dal consumatore possa essere risolta. L’organismo di Conciliazione si pone in una posizione di “arbitro” neutrale, che cerca di raggiungere una conciliazione tra gli interessi contrapposti. Non sarà stabilito un vincitore ed un perdente ma semplicemente si cercherà di agevolare la trattativa e la comunicazione tra le parti.
4. È possibile contestare una bolletta dinanzi ad un giudice?
È possibile rivolgersi al giudice solo dopo aver esperito un tentativo di conciliazione obbligatorio secondo quanto prescritto dal TICO. Se anche il tentativo della conciliazione fallisse, come si può contestare una bolletta?
È possibile rivolgersi al giudice e adire un reclamo in via giurisdizionale. Qualora l’importo della controversia risulti inferiore a € 2500 è possibile citare in giudizio direttamente il gestore del servizio dinanzi al giudice di pace. come contestare la bolletta
Anche se è sempre consigliabile l’assistenza legale, nel caso in cui il valore della causa sia inferiore a 500 euro il consumatore può agire personalmente senza l’ausilio degli avvocati. Sarà sufficiente recarsi presso la cancelleria del giudice di pace e redigere l’atto di citazione. Per questioni di valore superiore a 2.500 euro bisognerà rivolgersi al Tribunale competente per territorio per il tramite di un avvocato.
Davanti al Giudice, il consumatore può tutelarsi in merito al torto subito (fattura non dovuta, doppia bolletta, ecc..) e richiedere un risarcimento del danno:
- spese sostenute per proporre reclamo; come contestare la bolletta
- stress subito. come contestare la bolletta
Questo grado di tutela stabilisce in modo definitivo chi ha torto o ragione, offrendo quindi all’utente una soluzione finale; inoltre in questa sede viene valutata la legittimità del comportamento del gestore, fissando i risarcimenti dovuti. Vi è tuttavia un unico vincolo al percorso giurisdizionale, ovvero la prescrizione di 5 anni delle bollette: una volta superato tale arco di tempo, il consumatore non potrà più far valere le proprie ragioni e chiedere un rimborso.
- Ti è mai capitato di dover contestare una bolletta?
- Il reclamo non è stato accolto?
- Cerchi un Organismo di Conciliazione accreditato?
Clicca qui per inviare la tua richiesta di conciliazione:
Normativa di riferimento:
- Direttiva europea 2013/11/UE (ADR per i consumatori);
- D.Lgs. 130/2015 (ADR per i consumatori);
- Decreto MISE (ADR per i consumatori);
- Regolamento (UE) 524/2013 ODR consumatori;
- L. 31 luglio 1997, n. 249 (AGCOM, conciliazione obbligatoria);
- Delibera AGCOM n. 173/07/Cons (approvazione regolamento ADR);
- Delibera AGCOM n. 661/15/Cons (istituzione elenco Organismi ADR);
- Regolamento ADR AGCOM (procedure di conciliazione obbligatoria);
- Testo Integrato di Conciliazione ARERA (TICO, conciliazione obbligatoria).
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